Morten A. Strøksnes - Il libro del mare


"Alle Hawaii, 'aumakua, considerato il più potente angelo custode, si manifestava sotto forma di squalo. I giapponesi pensavano invece allo squalo come al signore delle tempeste marine. In alcune comunità insulari intorno alla Nuova Guinea, gli incantatori di squali sono tra i più stimati membri della società. Alle isole Fiji un tempo pregavano un dio squalo chiamato Dakuwaqa, in quanto antenato dei loro capi supremi. Sull'isola di Beqa hanno ancora un tale rispetto per questo dio che non ne pronunciano mai il nome." 

Pubblicato da Iperborea nel maggio del 2017, "Il libro del mare" può essere considerato come il "Moby Dick" delle Lofoten, niente balena questa volta: la caccia è a uno squalo della Groenlandia. Il predatore ancestrale per eccellenza, nonché filo conduttore di questa narrazione che spazia in più generi e in più tematiche. 

Se state cercando un semplice romanzo di avventura, rimarrete sorpresi. "Il libro del mare" è molto di più. È un manifesto. Un manifesto dell'avventura nel senso più semplice e stretto del termine. Dell'amicizia tra i due protagonisti. Del mare. E, soprattutto, del rispetto della natura. Tra aneddoti storici, mitologici, scientifici, biologici e marini, veniamo sommersi dalla cultura di Strøksnes, dalle sue innumerevoli ricerche e dalla passione che ci mette nel farle, e nel trasmetterle.


Le Lofoten, il mare e lo squalo della Groenlandia sono il focus di questo libro, i nostri protagonisti. Sono anche lo spunto per riflessioni molto più importanti della classica avventura, della caccia all'ignoto. Strøkness non gira tanto intorno all'argomento "uomo e ambiente" e ciò che l'industrializzazione ha provocato nei mari. Pagine e pagine, con tanto di citazioni prese da articoli e da altre opere, ci offrono riflessioni importanti e un senso di responsabilità che non è facile da ignorare. Perfettamente amalgamate con cenni storici e letterari che interessano la Norvegia e le sue coste, i suoi fiordi, i suoi abitanti e i suoi fari, si insinuano nella mente del lettore, diventando così un tarlo che, a fine lettura, non è facile da ignorare. 

E l'avventura? L'avventura è protagonista, è contorno, è sfondo. È pretesto per ampliare le conoscenze del lettore con nozioni e aneddoti di vita, scienza e storia. Lo squalo è onnipresente, è un'ombra sempre pronta ad andare sotto i riflettori della narrazione, insieme ai due amici che vogliono catturarla. È un'ombra sfuggevole, ma che fa sentire la sua presenza, come un'ossessione, come un sogno. 

E questo squalo riusciranno a catturarlo? E per quale motivo vogliono catturarlo? Per bisogno? Per vivere un'esperienza che salderà ancora di più la loro amicizia? Per condividere qualcosa di atavico? Per sottolineare ancor di più il legame tra uomo e mare? Tra uomo e natura? Non vi resta che acquistare il libro (fate un salto sulla sua pagina di Iperborea) e immergervi nel mare della lettura. Le acque sono fredde, ma l'adrenalina e la voglia di sapere non ve lo faranno sentire. E, alla fine, vi rimarrà la bellezza delle Lofoten e la voglia di uscire su un piccolo gommone per scoprire l'immensità del mare. Magari proprio portandovi dietro questo libro o il notes su cui avete appuntato le numerosi frasi, i bellissimi passi, che Strøksness ha scritto. 

Non sottovalutate le note: il mio invito è quello leggerle e non saltarle. C'è narrazione anche a fine libro, accanto a quei numerini. Commenti pronti a fornirvi altri spunti e altre nozioni che non si possono ignorare, perché sono belle, sono piene di conoscenza, sono piene di fonti che aiutano ad ampliare ciò che stiamo leggendo. 

Ringrazio ancora una volta lo staff di Iperborea per avermi dato la possibilità di leggere questo libro e di parlarvene. Lo custodisco su una mensola riservata ai libri di questa casa editrice, perché il loro formato è un piccolo gioiellino prezioso che ha bisogno di risaltare in uno spazio tutto suo. Sono edizioni curate, copertine bellissime, che fanno capire quanto questa casa editrice tenga ai titoli che propone!

Buone letture!

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