Ad Alta Voce: "Una cosa divertente che non farò mai più"



Il periodo della sessione autunnale è sempre molto particolare. Soprattutto per me. È un periodo in cui non ho tempo, ma anche voglia, di leggere altre cose che non siano correlate con i miei esami universitari. Questo, però, mi fa mancare la lettura e quella sensazione di soddisfazione che un buon libro può darti. Ed ecco che è capita a fagiolo qualcosa che sembrava essere pensato apposta per me e per il periodo di forte stress e ansia che stavo attraversando: "Ad Alta Voce".

Non conoscevo questo programma di Radio 3: ho semplicemente visto un post di sfuggita su Facebook, in uno dei tanti gruppi di letteratura alla quale sono iscritta. Ha attirato la mia attenzione perché riguardava uno scrittore che a me piace molto, David Foster Wallace. Infatti, dall'undici settembre al ventinove c'è stata la lettura, da parte di Paolo Pierobon, del libro "Una cosa divertente che non farò mai più".




Così, ben felice di aver trovato qualcosa che mi stuzzicasse un po', ho scaricato il podcast completo da iTunes per potermelo godere in tutta tranquillità. Che fossi in auto o nel letto prima di addormentarmi dopo una giornata passata sui libri. "Una cosa divertente che non farò mai più" è stato il primo libro di DFW che ho letto. Inutile dire che l'ho divorato in pochissimi giorni. L'ho trovato semplicemente geniale e non vedevo l'ora di sentirlo in versione "audiolibro".

Con comicità e stile invidiabile, DFW ci ha regalato un reportage narrativo che gli venne commissionato dalla prestigiosa rivista "Harper's". Narra di una crociera extralusso ai Caraibi che lo scrittore doveva, appunto, recensire per la rivista appena citata. In questo reportage, David Foster Wallace non fa sconti a nessuno: alla nave, ai turisti, al personale di bordo, alla società e persino a sé stesso. Ed è piaciuto talmente tanto a lettori e critica che è diventato un classico dell'umorismo postmoderno, pieno zeppo di satira e critica verso uno dei divertimenti di massa americani. Sempre intriso, anche, di riferimenti pop-cult del nostro tempo.

Desiderosa di rileggerlo, ma non avendone il tempo (e avendo anche una buona lista di libri da leggere che aspetta, non troppo pazientemente, di essere sfoltita), ho deciso di dare a Paolo Pierobon un'occasione. Occasione che è stata all'altezza delle aspettative. A dire il vero, le ha anche superate. È stato un ascolto esilarante, tanto quanto era stato esilarante leggere il libro. E una menzione d'onore va fatta anche alla scelta musicale di sottofondo, che risalta determinati passaggi della lettura, dando una marcia in più all'esperienza.

Perciò, se siete appassionati di David Foster Wallace o se avete voglia di conoscerlo, ma questo libro non vi convince, provate ad ascoltarlo. Vi assicuro che non ve ne pentirete!

Se siete interessati all'acquisto, QUI trovate la nuova ristampa edita da Minimum Fax.

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